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da EdicolaWeb.Tv del 16 novembre 2020

 

Tra gli autori di romanzi storici ambientati nella Roma Antica, un posto di assoluto rilievo spetta allo spagnolo Santiago Posteguillo, del quale arriva ora in libreria la seconda parte della saga di Iulia, L’Imperatrice che sfidò gli Dei.

Giulia Domna (160-217 d.C.) era la moglie dell’Imperatore Settimio Severo, madre di Geta e Antonino, il futuro Imperatore Caracalla. Bella, colta e intelligente contribuì in maniera determinante al successo del marito, divenendo la donna con maggiore potere nella storia di Roma, associata al marito con il titolo di Augusta e deificata dopo la morte.

Santiago Posteguillo, classe 1967, è un filologo, linguista e professore universitario che dal 2006 ha cominciato ad affiancare l’attività letteraria alle pubblicazioni accademiche, riscuotendo grande successo e conquistando centinaia di migliaia di lettori in Spagna e nel resto d’Europa.

La sua prima trilogia è incentrata sulla figura di Publio Cornelio Scipione Africano (57-183 a.C), il politico e generale romano che sconfisse Annibale a Zama. La seconda è dedicata all’Imperatore Marcio Ulpio Nerva Traiano (57-117), che portò Roma alla sua massima espansione territoriale.

Le migliaia di pagine delle due saghe, pubblicate in italiano da Piemme, rispettivamente in quattro e cinque libri, scorrono velocemente e ci immergono nel mondo romano, facendolo conoscere e apprezzare come raramente riescono i saggi specialistici e tanto meno gli studi liceali.

Per la terza saga Santiago Posteguillo ha scelto come protagonista la donna che ricoprì un ruolo cruciale nell’instaurazione della dinastia dei Severi. Secondo lo scrittore non c’è da stupirsi della sua scelta, in quanto la scarsa attenzione degli storici antichi sulle figure femminili è un frutto della mentalità dell’epoca e non deve trarre in inganno. È infatti convinto che se Settimio Severo non avesse avuto al suo fianco Gulia Domna non avrebbe avuto il coraggio di sfidare tanti nemici in così breve tempo e con una tale tenacia e convinzione.

Io, Julia

Nata in Siria ad Emesa (l’attuale Horms) Giulia era figlia di Giulio Bassiano, gran sacerdote della divinità solare El-Gabal. Da ragazza un oracolo le aveva predetto un destino regale, che lei intese inseguire accettando la proposta di matrimonio del proconsole della Gallia Lugdunensis, Settimio Severo (146-211 d.C.) che l’aveva conosciuta quando era comandante della Legio III Scythica.

Giulia raggiunse Settimio in Gallia e dalle nozze celebrate a Lione nacquero Lucio Settimio Bassiano, divenuto dal 195 Antonino Caracalla, e Pubblio Settimio Geta.

Nel 193, in occasione del conferimento ufficiale della dignità imperiale a Settimio Severo, acclamato imperatore dalle truppe di stanza in Pannonia, Giulia Domna ottenne il titolo di Augusta e ebbe il volto impresso nelle monete.

La costante presenza accanto al marito durante le spedizioni militari, valse all'Augusta l’ammirazione dei legionari che l’acclamarono con il titolo di mater castrorum, «madre degli accampamenti».

Giulia Domna esercitò, fin dall'inizio, un forte ascendente sulle decisioni del marito. Era una donna bella, ma anche colta e amante della filosofia. Supportata dal proprio carisma e da una notevole accortezza politica, l'imperatrice prese parte attiva all'amministrazione dell'Impero, pur accontentandosi di agire a margine della scena politica nel pieno rispetto del mos romano, da sempre riluttante al conferimento di ruoli ed incarichi ufficiali alle donne.

La prima parte della saga di Iulia, disponibile ora anche in edizione economica, si conclude nel 197 d.C. con la celebrazione nel Circo Massimo della vittoria di Settimio e della moglie Iulia su tutti i loro nemici.

L’Imperatrice che sfidò gli Dei parte da qui per narrare le vicende della dinastia dei Severi: la condivisione dell’Impero con Settimio Severo (193-211), le vicende del successore Caracalla (211-217), la morte di Iulia (217) e il percorso che conduce all’ultimo Imperatore della dinastia, Severo Alessandro (222-235).

Il titolo del libro è mutuato dall’espediente letterario utilizzato da Posteguillo, che immagina una contesa fra gli Dei dell’Olimpo sulla figura di Iulia e sulle loro perplessità per il progredire nel cuore dell’Impero del culto del sole.

Incentivato forse dal successo del romanzo di Posteguillo a settembre 2020 è uscito il saggio di Francesca Ghedini, Giulia Domna. Una siriaca sul trono dei Cesari, edito da Carocci. Nel 2008 Jaca Book aveva invece pubblicato il libro di Alberto Magnani, Giulia Domna Imperatrice filosofa.

 Vincenzo Fratta

 

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