Il Conte di Montecristo di Alexandre Dumas è uno dei grandi classici della letteratura mondiale. Il romanzo d’avventura, pubblicato per la prima volta a puntate su di un giornale parigino tra il 1844 e il 1846, intreccia una trama ricca di colpi di scena e affronta tematiche universali che lo rendono interessante ancora oggi.
Lo testimoniano le numerose trasposizioni cinematografiche, televisive, radiofoniche e a fumetti, ultima delle quali una produzione francese trasmessa in questi giorni in due puntate da Canale5.
Il racconto in prima persona
Per avvicinare i ragazzi al capolavoro di Alexandre Dumas le edizioni Lapis hanno affidato ora allo scrittore Fabrizio Silei il compito di raccontare Il Conte di Montecristo in una versione più agile, nella quale le parti del romanzo particolarmente prolisse o eccessivamente dettagliate sono state compresse o del tutto omesse.
Fabrizio Silei ha scelto di far parlare Edmond Dantès in prima persona, immaginando che dopo la fine del romanzo il protagonista racconti, sera dopo sera, la sua vita ai due figli avuti da Haydée.
La formula, arricchita dai disegni di Ernesto Anderle, appare pienamente risuscita. La narrazione è interessante e si concentra sul dramma umano del protagonista, sulle sue avventure e i suoi travestimenti, piuttosto che sugli eventi che possono risultare poco interessanti per un giovane lettore contemporaneo.
La parabola di Edmond Dantès
La storia segue Edmond Dantès, un giovane marinaio promettente e ingenuo, ingiustamente accusato di tradimento e condannato a una vita di prigionia nel temuto Château d’If.
La cospirazione ai suoi danni è orchestrata da tre uomini mossi da gelosia e ambizione: Fernand, che desidera la sua fidanzata Mercedes; Danglars, invidioso della sua posizione lavorativa; e Villefort, un magistrato che vuole nascondere un segreto personale.
Durante i suoi quattordici anni di prigionia, Edmond incontra l’abate Faria, un altro prigioniero, che diventa il suo mentore. Faria gli insegna la filosofia, le scienze e lo guida verso il tesoro nascosto sull’isola di Montecristo.
Dopo una spettacolare fuga, Edmond si trasforma nel misterioso e ricchissimo Conte di Montecristo, e mette in atto un elaborato piano di vendetta contro coloro che lo hanno tradito.
Il romanzo esplora temi come la vendetta, la giustizia, il perdono e la redenzione. La vendetta di Edmond è spietata, ma Dumas non la presenta come una semplice soddisfazione: man mano che il protagonista realizza il costo umano delle sue azioni, emerge la necessità del perdono e del superamento dell’odio. Inoltre, il libro riflette sull’ineguaglianza sociale, la corruzione politica e la moralità dell’uomo.
La forza de Il Conte di Montecristo sta nella sua capacità di mescolare avventura, introspezione e critica sociale in un racconto epico e coinvolgente. L’aspirazione di Fabrizio Silei è che il suo racconto colpisca la fantasia del lettore invogliandolo ad affrontare anche la versione integrale del capolavoro di Alexandre Dumas.
Vincenzo Fratta
Il Conte di Montecristo
raccontato da Fabrizio Silei
Lapis Edizioni, pp.360
