di Francesco Severini sul Secolo d'Italia del 30 maggio 2014
A pochi giorni dal fischio d’inizio dei Mondiali 2014, il 12 giugno, arriva in libreria uno studio sulla società sportiva Palestra Italia, la squadra di calcio espressione degli italiani che vivevano a San Paolo e che contribuì nei primi decenni del secolo scorso alla diffusione del calcio tra le classi meno abbienti in Brasile (Palestra Italia, quando gli italiani insegnavano il calcio in Brasile, Ultra sport, pp.192, 14 euro). L’autore, Vincenzo Fratta, romano ed esperto di storia brasiliana (ha pubblicato nel 2011 il libro Anauè. La tentazione fascista nel Brasile degli Anni Trenta) attraverso la storia di Palestra Italia segue la trasformazione del Futebol da hobby praticato dai rampolli delle élite economiche a pratica sportiva amatissima da tutti i brasiliani. La storia ha inizio nel secolo scorso, quando quattro esponenti della comunità italiana emigrata a San Paolo intuiscono che la capacità di attrazione e il fascino del calcio possono trasformare quello sport in uno strumento che valorizzi gli italiani agli occhi della società che li ha accolti, spesso sfruttati e non ancora abbastanza apprezzati. Il 26 agosto 1914 nasce così la società sportiva Palestra Italia. Tra la sorpresa e il disappunto della stampa locale, è l’intera colonia italiana che comincia a recarsi allo stadio per sostenere la squadra tricolore. Ogni suo successo viene celebrato molto al di là della sfera sportiva, viene vissuto come la vittoria di un popolo sull’esclusione sociale ancora patita. E i successi non mancano: la Palestra Italia si aggiudica già nel 1920 il primo di una lunga serie di scudetti e trova i suoi beniamini nel goleador Heitor e nel capitano Bianco Spartaco Gambini. Fino a quando, nel 1942, la squadra è costretta a perdere l’accento italiano e a cambiare il nome in Palmeiras. Oggi che la società sportiva compie cento anni, quel periodo glorioso è ancora impresso nella mente e nel cuore dei tifosi. Una vicenda poco conosciuta in Italia, ricca di aneddoti curiosi, raccontata con l’aiuto di immagini d’epoca, che rendono la lettura di Palestra Italia interessante sia per chi è appassionato di calcio sia per chi apprezza la storia sociale.